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Violenza, corpo, identità. Il martirio nei tre monoteismi

Riferimento: 9788855535564

Editore: PATRON
Autore: Salvarani Renata, Cecere Giuseppe, Di Taranto Mattia
Pagine: 156
Formato: Libro in brossura
Data pubblicazione: 06 Maggio 2022
EAN: 9788855535564
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Descrizione

I saggi raccolti in questo volume affrontano il tema del martirio in prospettiva antropologica all'interno delle tradizioni dei tre monoteismi maggiori, focalizzando l'attenzione intorno ad alcuni aspetti: le relazioni fra religione, identità e violenza; l'uso del corpo come palinsesto di carne e sangue per la definizione delle appartenenze politico-culturali; il riconoscimento del martirio; le forme della narrazione martiriale. Il volume ha l'obiettivo di avviare una riflessione storica su base comparativa intorno a queste problematiche, offrendo alla comunità scientifica nuove prospettive analitiche su alcuni snodi cruciali nella formazione e nello sviluppo delle nozioni e pratiche del martirio nelle diverse culture religiose considerate (e nella trama delle loro interazioni), ma anche mettendo a disposizione degli studenti universitari e di un pubblico vasto testi e strumenti introduttivi all'antropologia religiosa di Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Presenta una scelta di episodi e di figure di martiri che si collocano in epoca tardoantica e medievale nella penisola iberica, in Egitto, nelle aree del Vicino Oriente e della Mesopotamia, in periodi di profondo cambiamento sociale e politico, lungo le frontiere culturali e giuridiche fra gruppi religiosi diversi. Emergono così differenti idee di martirio, dinamiche di scontro fra poteri dominanti e gruppi di resistenza, motivi profondi di trasformazione delle società, modelli di santità, processi di occultamento o di celebrazione degli eventi di violenza subita. Ogni vicenda porta in luce, a sua volta, aspetti più complessi all'interno dei singoli gruppi religiosi e nell'insieme delle società, in particolare se attraversate da trasformazioni e riassetti generali. L'approccio dei singoli contributi è storico-antropologico, fondato su chiari riferimenti alle fonti scritte. La sintesi critica è affidata al saggio di Carlo Prandi sui presupposti scritturistici biblici del martirio e della relazione fra fede e violenza. La miscellanea introduce alle problematiche teologiche, giuridiche e culturali di un tema interreligioso ampio, destinato ad ulteriori approfondimenti.